Marta sapeva che a quella serata ci sarebbero stati tutti; persino gli zii dall’Australia, per il suo diciottesimo, avrebbero attraversato l’oceano.
Si preparava nella sua camera, alla parete il poster degli A-HA e i libri di scuola buttati sul letto, l’interrogazione era vicina.
L’abito per quel giorno sarebbe stato blu, sobriamente blu, come amava dire lei. Le si disegnò un sorriso in volto all’idea che attorno al tavolo si sarebbero sedute soprattutto donne. Sedici, per l’esattezza. Sedici meravigliose, energiche donne.
Su una di quelle sedie, Angela chiacchierava amabilmente. Come un venticello che spazza via le nubi e la pioggia, Angela riportava il sole nella stanza fin dai tempi delle elementari.
Sedici, tutte allineate, sedici, una accanto all’altra, il vociare fragoroso e la tavola vestita a festa dalla mamma, con quel verde che la sua bimba, ops, la sua ragazza adorava!